Windsor vede una strana scelta della Red Bull: "Pensa che l'abbia detto Verstappen".
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Per tutta la stagione, le speculazioni hanno riguardato un possibile licenziamento di Sergio Perez alla Red Bull Racing. Carlos Sainz era stato indicato all'inizio della stagione come uno dei possibili sostituti. Alla fine lo spagnolo è passato alla Williams e Liam Lawson ha sostituito Perez. Windsor ritiene che Max Verstappen sia uno dei motivi per cui la Red Bull non ha scelto Sainz, come ha dichiarato durante un livestream sul suo canale YouTube.
In passato, Verstappen ha battuto tutti i suoi compagni di squadra. Ad esempio, ha battuto Daniel Ricciardo nella sua terza stagione alla Red Bull Racing. In seguito, anche Pierre Gasly, Alexander Albon e Sergio Perez non sono riusciti a battere l'olandese. Carlos Sainz, invece, era un po' più vicino a Verstappen nel loro primo anno alla Toro Rosso.
Windsor ha detto del confronto tra compagni di squadra: "È uguale. Ed è per questo che i confronti tra compagni di squadra sono così importanti. Ecco perché Fernando Alonso non era molto propenso a tenere Jano Trulli in macchina: non perché battesse Fernando, ma perché era scomodamente vicino".
Sainz non andrà alla Red Bull a causa di Verstappen?
L'analista ha continuato: "Durante l'inverno mi sono chiesto se il fatto che la Red Bull non abbia fatto la cosa più ovvia, ingaggiando Carlos Sainz per sostituire Sergio Perez, non sia da ricondurre all'anno che Max e Carlos hanno trascorso alla Toro Rosso. Perché Carlos è stato occasionalmente, il 20% delle volte, più veloce di Max in qualifica. Ed era presente anche quando non era più veloce di Max. Era a un decimo o due. Ed era scomodamente vicino a Max".
"Forse non andavano d'accordo e hanno litigato per qualche motivo. Forse era una trappola o qualcosa di cui Carlos non ha parlato a Max o qualcosa del genere. Chissà cosa potrebbe essere successo. Ma credo che il tutto risalga al periodo della Toro Rosso. Max ha detto alla Red Bull: 'Non voglio Carlos sull'altra macchina', penso che sia ovviamente quello che è successo", ha concluso Windsor.
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